Osservare giocare mia figlia quotidianamente e crescere giocando con lei mi sta permettendo di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi materiali. Una delle metodologie interessanti ed ecosostenibili è quella del riuso creativo di materiali e oggetti. Permette la creazione di manufatti che diventano narrazioni e veicoli di espressività e messaggi. La parola d’ordine è QUOTIDIANITA’! 

– il TATTO – 

Per il bambino sin dai primi mesi di vita il senso del tatto è esplorazione, conoscenza, sviluppo. Si possono creare semplici manufatti che diventano giochi di scoperta attraverso il tatto utilizzando alcuni oggetti di uso quotidiano quando si hanno bebè per casa (in questo caso la chiusura delle salviettine monouso) 

IMG_4235
IMG_2236
-la MOTRICITA’ FINE-

Scoprire che si può modificare, anche con piccolissime azioni, un oggetto, una situazione, il mondo è una delle nostre grandi conquiste da subito. Piccole, piccolissime, azioni quotidiane che permettono al bambino di mettere alla prova la propria motricità fine e, appunto, di affinarla, giorno per giorno.  Questo allenamento quando è fatto prendendo spunto dalla realtà e ri-utilizzando oggetti di uso comune diventa, secondo me,, molto interessante per il bambino e per noi spettatori privilegiati dell’evoluzione della vita. 

-l’IO E LO SPAZIO-

Affermare la propria esistenza attraverso il dentro e il fuori e poi con la possibilità di sviluppo del linguaggio incrementare i sè possibili. Le scatole, gli scatoloni, i contenitori sono alleati importantissimi in tutti i giochi e le attività di gioco simbolico. Permettono di comprendere il dentro e il fuori creando quelle (in)visibili barriere che permettono alla fantasia di fluire. I genitori hanno davvero un biglietto in prima fila per uno spettacolo incredibilmente unico.